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ORDO VIDUARUM

Diocesi di Piacenza-Bobbio

Testimonianze

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Carissime,
mi avevate chiesto alcune impressioni a conclusione degli incontri di quest’anno. Anche se con un po’ di ritardo, vorrei tornare indietro a ripercorrere il tempo passato con voi. Quando due anni fa circa mi capitò tra le mani il depliant dell’Ordo Viduarum che informava del programma pastorale ( lettura e commento della lettera Enciclica Deus caritas est) non conoscevo ancora l’esistenza di questo piccolo gruppo di persone né chi fosse la guida spirituale che le accompagnava. Il tema, però, mi incuriosiva molto e ho desiderato partecipare agli incontri.

Ma come presentarmi senza sentirmi “estranea”, a partire dalla mia condizione di sposata non vedova, rischiando di vivere un disagio emotivo che costantemente provo quando cerco di costruire una rete di rapporti per il mio cammino di crescita spirituale? Contrariamente al mio modo di pensare, caratterizzato da pessimismo e stati d’animo problematici mi sono convinta che con l’aiuto del Signore e accettando di fare del mio meglio, sarei giunta a qualcosa di positivo nel vivere questa faticosa ma ( speravo) feconda esperienza comunitaria.
Difatti, man mano che gli approfondimenti e la verifica della qualità della fede rendevano appassionati gli incontri, mi sentivo nello stesso tempo coinvolta nel clima di fiducia e di amicizia che si creava tra noi, mi faceva uscire da me stessa e mi dava pace. Il percorso di formazione è proseguito poi con il commento alle lettere pastorali “ Debitori del Vangelo”, “ Sono in te tutte le mie sorgenti”,,”Sacramentum caritatis” . Tutti efficaci stimoli per riflettere sulla gratitudine per l’amore ricevuto e sulla testimonianza della ricchezza e della bellezza della fede.
Più volte Mons. Eliseo ha ripetuto che l’esperienza dell’essere amati da Dio in modo personale può cambiare la vita e aiutare a recuperare il senso della propria esistenza e vocazione. La ricerca dell’incontro con Dio è una terapia certa, perché Lui dona più dei nostri bisogni e ci vuole insegnare a condividere con gli altri quello che siamo e che abbiamo avuto gratuitamente. Gli effetti benefici di queste convinzioni mi sembra che abbiano rafforzato la preghiera personale che si è fatta più fiduciosa, la capacità di ascolto che mi ha reso più attenta agli altri, da ultimo mi ha aperta alla dimensione della speranza.
Quest’anno la pastorale ci ha messo a contatto con l’Apostolo Paolo, alla centralità di Cristo risorto nella sua vita, e all’annuncio del Vangelo come servizio animato dallo Spirito. Particolarmente interessante per me è stato il tema del Sacramento del Matrimonio in S.Paolo, come leggere il matrimonio alla luce del mistero di Cristo, alle nozze di Cristo con la Chiesa. Dio agisce con la sua grazia particolare << lo spazio coniugale diventa luogo di salvezza, profezia, testimonianza>>.
Nell’ultimo incontro, la Celebrazione Eucaristica ci ha coinvolte nella dinamica della donazione, che comporta l’impegno missionario di portare l’amore di Cristo dentro le nostre realtà di vita. La festa di Pentecoste ha trasformato la sala in un Cenacolo ( immagine viva di Piera) e lo Spirito Santo con i suoi doni è divenuto il protagonista principale del nostro stare insieme e mare in comunione col suo amore. Ringrazio tutti voi per il dono della vicinanza e dell’amicizia, per la famigliarità dimostrata con la Parola di Dio, per la condivisione fraterna dei nostri rapporti.
Auguro a tutti una buona estate.
Annamaria

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